Oggi vediamo un altro indicatore, che serve per valutare la convenienza o meno di portare avanti un progetto di investimento.
Questo indicatore, che è rappresentato da un tasso e con la sigla inglese è detto MARR, ha vari nomi fra cui, a scelta:
Il MARR è un indicatore percentuale che può essere utilizzato in due modi: come tasso fisso per il calcolo del VAN o come tasso di confronto con il TIR.
Qual è la sua percentuale? Naturalmente, dipende.
Dipende dalla sensibilità, dal contesto e dai ragionamenti del management, anticipo già ora che spesso si utilizza lo stesso valore del WACC. Infatti spesso per semplicità si rende il MARR identico a WACC.
Consideriamo la prima delle due possibilità, utilizzare il MARR per calcolare il VAN.
Normalmente il calcolo del VAN consiste nell’attualizzare il flusso di cassa di un progetto utilizzando un tasso fisso. Quale?
Nel nostro caso è possibile utilizzare proprio il MARR cioè, ad esempio, il WACC ovvero il costo medio del capitale.
Si deve verificare se il flusso di cassa del progetto attualizzato, usando il tasso soglia ricercato, è positivo.
Con il VAN positivo, il progetto “ha passato l’esame”.
La seconda possibilità di utilizzo è più immediata: si paragona il TIR di un progetto con il Tasso Soglia, se il TIR è maggiore, il progetto “ha passato l’esame”.
In entrambi i casi appena visti, si può discutere relativamente a quanto il VAN debba essere positivo e a quanto il TIR debba essere superiore al MARR per essere considerati accettabili.
Riassumendo e, in altre parole, il MARR indica il livello di compensazione (quindi il tasso di rendimento) minimo che l’azienda si aspetta di ottenere da un progetto con un dato livello di rischio, più il rischio è alto più sarà elevato lo “scoglio” da superare per proseguire con il progetto.
Se il management valuta il progetto in studio come più rischioso della norma, si usa aggiungere un ulteriore tasso al Tasso Soglia. Quindi, ad esempio, si può fare WACC+(Ulteriore) Premio per il rischio, aggiungendo quindi una sorta di mark-up o “aggiustamento” del tasso.
Trattandosi di paragoni fra percentuali, si rischia di perdere l’aspetto quantitativo, se ad esempio la differenza fra MARR e TIR è un incredibile 20% che però corrisponde a 50€, potrebbe essere un lavoro sprecato.
In generale è bene ricordare che si parla di stime, di TIR, di VAN, di WACC, di Premio per il rischio ecc. Quindi sono sempre indicatori da prendere con il giusto peso, quale ad esempio come ulteriore spunto di riflessione.
Detto “base base” se l’azienda è in grado di guadagnare il 7%, non dovrebbe accettare un investimento che rende il 3% perché, posto il MARR uguale a 7%, l’investimento valutato renderebbe molto meno dell’obiettivo che si è data l’azienda. Anche in questo caso però la risposta, sull’accettare o meno un progetto, è dipende. Infatti principalmente dipende da fattori sia strategici sia economici, da valutare di volta in volta.
Ne hai mai sentito parlare? Lo usi nel tuo lavoro?
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