Il contesto competitivo attuale, che si avvia verso un post pandemia, vede sempre più spesso le imprese riorganizzarsi, fondersi, rinnovarsi e aprirsi a nuovi settori, per scelta strategica o più semplicemente per autodifesa e sopravvivenza. La formazione continua delle persone in un ambiente VUCA (volatile, incerto, complesso e ambiguo) è diventata necessaria, non più solo consigliabile, perché il mondo è cambiato, le sfide variano quotidianamente, e le competenze necessarie sono sempre diverse, nuove e trasversali. Per un’azienda la differenza tra sopravvivere e sparire la fa la specializzazione delle proprie persone, la prontezza a ricoprire ruoli diversi.
L’azienda che investe sui propri dipendenti, sulla formazione continua, sull’aggiornamento professionale e tecnologico guadagna un vantaggio competitivo rispetto a chi si dedica esclusivamente alle operations del momento, sicuramente importanti nel business as usual, ma che non bastano più per crescere. Solo un team aggiornato, agile, trasversale può garantire alle aziende un adeguamento veloce ai cambiamenti del mercato e un’apertura all’innovazione.
L’investimento in formazione dunque va inteso come una vera e propria strategia di sviluppo per l’impresa, motivo per cui è indispensabile che venga strutturata ad hoc.
Sul fronte delle singole persone, di ognuno di noi, la formazione va strutturata in modo modulare, non più come singolo percorso formativo una tantum (il famoso MBA) ma come una somma di competenze acquisite in varie modalità (on line, in presenza, al lavoro, da un coach) e in vari momenti: deve diventare una costante nel percorso di carriera di ognuno.
La pandemia che stiamo vivendo a livello globale ci ha spinti tutti verso una maggiore digitalizzazione del lavoro e della formazione, in parte anche delle relazioni. La formazione on line è una grande opportunità di poter personalizzare i percorsi, di diversificare le fonti, di interiorizzare la formazione in una modalità liquida, come i tempi che stiamo vivendo.
Secondo Fosway Group, il 94% delle aziende ha cambiato la propria strategia di formazione e sviluppo nel corso del 2020 a favore della formazione a distanza. Nessuna azienda prevede di spingere sull’apprendimento face to face nei prossimi 12 mesi, a causa dell’incertezza provocata dalla pandemia.
Recenti ricerche suggeriscono 5 motivi per cui l’apprendimento online rimarrà un trend in ascesa.
1. Maggiore sostenibilità economica
L’e-learning è vantaggioso per il corsista sia da un punto di vista economico sia di risparmio di tempo, fino al 60% rispetto alla formazione face to face. Inoltre, i contenuti creati possono essere riutilizzati, con un ulteriore risparmio di risorse.
2. Imparare in qualsiasi momento e ovunque
Quasi la metà delle persone segue i corsi durante il weekend e il 56% dichiara di apprezzare l’apprendimento che può essere svolto “nel momento del bisogno”. La competenza più importante da acquisire con immediatezza è la capacità di imparare, sempre, ovunque e comunque: quella che il gruppo McKinsey, così come il World Economic Forum, hanno definito “intentional learning”.
3. Una migliore esperienza data dalle nuove tecnologie
Con lo sviluppo della tecnologia il riconoscimento facciale e vocale diventerà più comune: sarà possibile, ad esempio, dare un feedback immediato a un dirigente senior sulla base di un’analisi istantanea di come sta comunicando al suo team, svolta attraverso misurazioni esatte dell’espressione facciale e del tono di voce.
4. L’apprendimento virtuale è stato normalizzato
Prima del Covid-19, lo studio online era spesso visto come un sostituto sterile dell’apprendimento face to face. Oggi circa l’82% delle aziende sta assistendo a un aumento della domanda di apprendimento digitale. Una simile richiesta è avvalorata anche da studi che dimostrano l’uguaglianza di efficacia tra l’e-learning e la formazione in aula, sottolineando in alcuni casi addirittura una maggiore produttività per l’apprendimento a distanza.
5. La formazione digitale rafforza il cambiamento
Grazie all’e-learning, è possibile seguire il corso a piccoli pezzi, distribuiti nel tempo. Questo rafforza l’apprendimento e il cambiamento del comportamento, facilitando la sperimentazione personale nella vita quotidiana. È il concetto del micro-learning: pillole formative da seguire quando e dove si vuole, al ritmo che più si addice alle proprie esigenze.
Stiamo assistendo a un processo di democratizzazione della formazione. Nessuno ha più scuse per rimanere indietro, per non aggiornarsi. La formazione digitale, sicuramente agevolata dalla pandemia, oggi offre a chiunque un’opportunità di incrementare il bagaglio delle proprie competenze e di essere appetibile sul mercato del lavoro. E, quando l’emergenza sanitaria finirà, tra le lezioni che avremo imparato, ci sarà sicuramente la consapevolezza che la formazione on line ha un valore inestimabile nella formazione delle persone. E quindi nella crescita delle aziende.
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